Un’immagine sfaccettata, originale, divertente e variopinta della città di Merano. In esposizione oggetti rappresentativi delle associazioni meranesi. A cura di Heinz Mader. Ulteriori informazioni nella pagina interna
Ore 18: inaugurazione della mostra e presentazione dei progetti per il decennale realizzati da quattro artisti invitati dal curatore: Clara Agnelli, Sebastian Kulbaka, Paolo Mennea ed Elisabeth Zelger Vallazza.
Orari di apertura: martedì, giovedì e venerdì ore 9.30-12.30/16.00-22.30 – mercoledì 11.30-22.30 – sabato 10.30-12.30/16.00-22.30 – domenica e lunedì chiuso. Entrata libera
Nell´ambito delle iniziative in occasione del decennale del Centro per la Cultura
UNO PER TUTTI E TUTTI PER UNO: MERAN HEUTE
“L’idea per celebrare i dieci anni del Centro per la Cultura di Merano nasce a partire da due ritratti realizzati da Piero della Francesca: trovare, tramite l’arte, un filo comunicativo che unisca le diverse associazioni e i cittadini meranesi. Il progetto vuole quindi restituire un ritratto di Merano da un punto di vista socioculturale: tutti insieme facciamo parte di un grande puzzle” Heinz Mader
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I PROGETTI
CLARA AGNELLI – Meccanismo per annusare i fiori finti
Installazione multimediale che si ispira al libro “Le macchine di Munari”, che diviene per l’artista una sorta di libretto d’istruzioni per realizzare una delle macchine descritte in esso. In questa installazione vengono combinate e alternate impressioni accumulate e sistemi meccanici dinamici, reali e surreali che siano, per creare una macchina multisensoriale interpretando così la visione di Munari. In collaborazione con l’Archivio ÓPLA
SEBASTIAN KULBAKA – Sweet-Home-Art
Una piattaforma con lo scopo di indagare la funzione che l´arte svolge oggi e in che modo può essere usata, realizzata e diffusa. Due rappresentanti della scena politica locale, Andrea Rossi e Francesca Schir, si metteranno quindi in gioco e lavoreranno sulla propria creatività pubblicamente, tramite la mediazione dell’artista.
PAOLO MENNEA – Le Ombre ai Tempi del Buio
Come un allestimento barocco, forme sature di profumi, colori, fantasticherie, volte più a catturare l’attenzione del convitato che a rimpinzarlo, un banchetto all’insegna dello stupore e in una dimensione quasi fiabesca e onirica, per esplorare il Centro per la Cultura.
ELISABETH ZELGER VALLAZZA -“ich seh etwas was du nicht siehst…” “go”
Cosa vedi tu e cosa vedo io: essere curiosi del vissuto di chi ci sta intorno e uscire dagli schemi; da qui parte la nostra capacità di capire e di comunicare. Foto in bianco e nero su lastra di metallo. Con il gentile sostegno di Foto studio ARO
Immagine: Paolo Mennea 2006-2016 Let´s Dance