di Jennifer Peedom – AU 2022 – 75′ – In inglese con sottotitoli in italiano
Un’opera strutturata essa stessa come un fiume. Parte infatti a monte, nel passato, per poi spingersi in avanti seguendo lo scorrere del tempo. River racconta di come il rapporto dell’uomo e dei fiumi risalga agli albori della storia, di come sia cambiato col fluire del tempo e di come sia più interconnesso e intricato di quanto la società moderna suggerisca.
La nostra civiltà è fiorita sulle sponde dei grandi fiumi e la vita dei nostri antenati dipendeva dalle acque che, come antiche divinità capricciose, garantivano vita e prosperità e al tempo stesso potevano causare morte e distruzione, indifferenti ai nostri bisogni.
Col tempo, però, il nostro rapporto coi fiumi è cambiato, le nostre conoscenze sono progredite trasformando i nostri vecchi dei in moderni schiavi. Abbiamo imparato a imbrigliare la potenza dell’acqua per servire i nostri scopi, costruendo dighe per produrre energia, incanalando l’acqua per bagnare i campi e sfruttare terre altrimenti inospitali. Abbiamo creato città nel deserto solo per dimostrare a noi stessi di poterlo fare. Nella nostra corsa verso la modernità non ci siamo mai fermati a pensare al prezzo che i fiumi avrebbero dovuto pagare per questo e che, in definitiva avremmo dovuto pagare noi stessi.
Tutto questo ci viene raccontato usando, più che una narrazione classica ovvero quella descrittiva tipica dei documentari, uno stile cinematografico, lasciando alle immagini e ai brani della colonna sonora eseguita dall’Australian Chamber Orchestra la forza del racconto. La voce narrante è di Willem Dafoe.
Nell’ambito di Docu.emme, rassegna dedicata al documentario d’autore, e de La terra in prestito
Entrata libera