Centro per la Cultura
2010-12-02

Lo straniero fra diffidenza e fascinazione nell`arte e nella letteratura

Società Dante Alighieri, Mairania 857 e Museo Civico di Merano

Mostra presso il MUSEO CIVICO di Merano (Via delle Corse, 42/A) sull`idea dello straniero nella letteratura e nell`arte fra Medioevo e Età contemporanea. Inaugurazione: giovedì 2.12, alle ore 18.00. Orari di apertura: martedì-sabato 10.00-17.00; domenica 10.00-15.00; lunedì chiuso. Nell`ambito di “IntegrAzione”. Ulteriori informazioni nella pagina interna

Negli ultimi anni le problematiche legate ai nuovi concittadini e alla loro integrazione nel nostro Paese sono state, a vari livelli, al centro di dibattiti, studi, convegni ma anche polemiche.
Nell’ambito del progetto IntegrAzione, dedicato proprio alla riflessione su queste importanti tematiche, ma anche a una diversa lettura delle stesse attraverso i vari linguaggi artistici, la Società Dante Alighieri – Comitato di Merano e Mairania 857, in collaborazione con il Museo Civico di Merano, hanno dato vita a una mostra a cura di Rosanna Pruccoli e Marion Boday dal titolo “Lo straniero fra diffidenza e fascinazione” sull’idea dello straniero nella letteratura e nell’arte fra Medioevo ed Età contemporanea.
Attraverso gli oggetti esposti e i cartelloni esplicativi la mostra intende far riflettere sul come l’accettazione o il rifiuto del “concittadino straniero” da parte di una società dipenda in parte anche da una sorta di DNA culturale che affonda le proprie radici nei secoli passati e nei coevi esiti artistici e letterari.
L’arte e la letteratura, infatti, hanno tratto spunto, linfa e sostanza dalla mentalità corrente, ma al contempo esse stesse sono divenute la base per la formazione culturale delle nuove generazioni. Così, fin dall’XI secolo e fino a tutto il XVI secolo, il lettore europeo si è creato un’immagine e spesso un pregiudizio del cittadino di fede musulmana – spesso visto come infido, violento, crudele – anche attraverso le Chanson de geste. La popolazione e i costumi cinesi sono divenuti noti attraverso Il Milione, mentre l’ebreo è stato “presentato” anche da letture come il Mercante di Venezia di Shakespeare o il Nathan der Weise di Lessing. E se l’idea dell’Oriente è filtrata attraverso le fantasiose ambientazioni del Mercante di Smirne o la Sposa Persiana di Goldoni, l’India, la Cina, o il Messico sono apparse più raggiungibili attraverso gli scritti del Cattaneo per citarne solo alcuni.
Un esempio, quindi, di come l’arte e la letteratura abbiano ingentilito o abbruttito o ridicolizzato l’immagine dei più diversi popoli extraeuropei e delle loro culture, dando adito anche a una sequela di luoghi comuni e addirittura a veri e propri pregiudizi. Attraverso una disamina di alcune opere d’arte fra Medioevo e età moderna, fino a giungere alle fotografie si è cercato di delineare come l’Europa in genere, l’Italia e l’Antico Tirolo più specificatamente, abbiano presentato e recepito lo straniero, il diverso eternamente in bilico fra diffidenza e fascinazione.