di Ridley Scott – USA 1982 – 118′ – con Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young
La visione avveniristica di una Los Angeles notturna e piovosa, in bilico tra barbarie e alta tecnologia, incrocio monumentale di architetture dagli stili più disparati, memore tanto del Metropolis langhiano quanto del noir degli anni Quaranta, segna una svolta nel cinema di anticipazione, introducendo un pessimismo visivo fin lì assente dalle rappresentazioni futuristiche. L’ibridazione, invece, è la chiave centrale di Blade Runner, dalla commistione di generi alle scenografie, dalla rappresentazione del melting pot cittadino (con prevalenza asiatica) alla crisi dei concetti di corpo, psicologia, sentimento, pensiero, memoria, dove la frontiera tra umano e androide, tra individuo e replicante è sempre più labile. In tal senso, il film è da considerarsi tra i padri putativi della cultura cyberpunk (il romanzo-manifesto di William Gibson, Neuromancer, verrà pubblicato appena due anni dopo): è sempre meno importante la distinzione tra vero e falso, tra uomo e macchina, e sempre più impellente la tentazione di considerare assurda la domanda stessa, di riconoscere e accettare le reciproche affinità.
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Fantasofia
rassegna-seminario a cura di Camilla Stirati e Andrea Rossi
Spesso i filosofi e gli scienziati, per dimostrare l’andamento del mondo, devono ricorrere agli “esperimenti mentali” o “ideali”, quegli esperimenti condotti con gli “occhi della mente”, perché risulterebbero empiricamente non fattibili, pur essendo fondamentali per la comprensione delle leggi dell’universo e del comportamento umano. Il linguaggio cinematografico, allontanandosi straordinariamente dal reale quotidiano e familiare, inevitabilmente metaforico, spesso può farci scorgere – da un punto di vista metacognitivo – qualcosa del mondo che normalmente non vedremmo. Questo “effetto distanziante” è caratteristico dei film di fantascienza e la rassegna-seminario in programma cercherà di far scorgere quello che normalmente non si vede.
Nell’ambito di Mercoledì Cinema
Entrata libera