La scuola di ieri era fondata sull’ascolto, ossia sull’autorità dell’insegnante e del libro, sul silenzio degli scolari, sull’apprendimento mnemonico. Quella di oggi lo è sull’attività, ovvero sulla collaborazione tra insegnante e scolari e tra scolaro e scolaro, sull’abitudine al confronto, sullo sviluppo del senso critico.
Cambiano i tempi, ma la scuola rimane un’istituzione imprescindibile che non potrà mai fare a meno della sua missione. Soprattutto essa non dovrà sentirsi investita di compiti aggiuntivi propri delle altre comunità educative.
Un dialogo a due con Maria Angela Madera, ex dirigente scolastico, e Sara Notaristefano, docente
Entrata libera