di Sergei Dvortsevoy – D/KZ 2006 – 100´. Cartolina dal Kazakistan, Asia centrale, in bilico fra la tradizione millenaria della vita nella steppa e le sirene della modernità urbana. Un film poetico e melanconico, dove la natura grandiosa non mitiga il senso di declino per un mondo che va scomparendo. Nell´ambito del ciclo di film “Cose dell´altro mondo”. Ulteriori informazioni nella pagina interna. Entrata libera
Il cinema è un linguaggio universale, però la stragrande maggioranza dei film che arrivano sui nostri schermi proviene da pochi Paesi. Uno sguardo sulla cinematografia che non proviene da Europa e Stati Uniti, per farci sorprendere da storie, sguardi e colori lontani dall´usuale ma ugualmente coinvolgenti.