di Emanuele Crialese – Italia/Francia 2011 – 88´. Introduzione di Andrea Cicogni, collaboratore della Caritas per il servizio di consulenza ai migranti Moca.
In un´isola del Mare Nostrum, Filippo, un ventenne orfano di padre, vive con la madre Giulietta e il Nonno Ernesto, un vecchio e irriducibile pescatore che pratica la legge del mare. Durante una battuta di pesca, Filippo ed Ernesto salvano dall´annegamento una donna incinta e il suo bambino di pochi anni. Pur contro la legge e chi la fa osservare, decidono di prendersi cura di loro, almeno fino a quando non avranno la forza di provvedere da soli al loro destino. Diviso tra la gestione di viziati vacanzieri e l´indigenza di una donna in fuga dalla guerra, Filippo cerca il suo centro e una terra finalmente ferma.
Nell´ambito del ciclo “Sguardi sul mondo. Cinema e intercultura”. Ulteriori informazioni nella pagina interna
“Sguardi sul mondo” è una rassegna che utilizza il linguaggio cinematografico per parlare di immigrazione e di nuove culture.
Il tema comune alle quattro proiezioni di questo ciclo autunnale, è quello del rapporto, rispetto all’accoglienza della persona immigrata, tra il dettato della norma civile e quello di una legge più profonda, radicata nel senso di umanità.
Ed è tra questi due imperativi che spesso deve scegliere chi si trova ad affrontare situazioni impreviste o di emergenza. Situazioni in cui si percepisce chiaramente il dilemma tra l’accoglienza dell’altro, del diverso che ci interroga come uomini e chiede di essere riconosciuto, accettato e aiutato per quello che è, e la consapevolezza di infrangere una norma, che spesso non è benevola nei confronti dell’immigrato, ma che ogni cittadino è tenuto comunque a rispettare.
A introdurre le diverse proiezioni e a facilitarne la comprensione sarà presente come di consueto una persona esperta della tematica trattata oppure originaria degli stessi paesi e delle stesse culture narrate nei film e che ora risiedono e lavorano stabilmente in Alto Adige.