di Luchino Visconti – I 1954 – 117´. Il film che si sarebbe dovuto intitolare “Custoza”, se il Ministero della Difesa e il Governo non avessero tacciato di disfattismo l´autore, impedito il montaggio originale, chiesto il taglio e la distruzione di alcune scene emblematiche compreso il finale con il soldatino austriaco che gridava piangendo “Viva l´Austria!” nel giorno della grande vittoria contro l´esercito sabaudo. Visconti usa la novella di Camillo Boito, ma ne stravolge coscientemente i presupposti per mettere in scena il melodramma romantico della fine di una società e di un´epoca in cui riversa la propria inquietudine e consapevolezza. Nell´ambito del ciclo “Alida Valli”, a cura e con il commento di Vittorio Cavini. Entrata libera