di Jan Svěrák – Repubblica Ceca 1996 – 105’
František, un talentuoso violoncellista cacciato dall’Orchestra Filarmonica Ceca poiché il fratello era fuggito in occidente, per sopravvivere suona in un’orchestrina ai funerali. Gli viene proposto, dietro la consegna di una grossa somma di denaro, di sposare per procura una giovane russa, che presto lo abbandona per fuggire in occidente e lasciandogli il figlio di cinque anni, Kolya. All’inizio il compito di accudirlo è molto difficile, anche perché il bambino parla solo russo, ma in seguito vi si affeziona al punto che, quando l’assistente sociale vuole toglierglielo, fa di tutto per tenerlo con sé.
Nell’ambito della rassegna-seminario Cinema Lontano – Europa dell’Est
Entrata libera