di Marcel Carné – Tit. orig. “Quai des brumes” – F 1938 – 91´. Il primo film del sodalizio Prévert-Carné-Gabin. Un racconto crudo e acre, pieno di poesia disperata, pervaso da quel romanticismo pessimista che ha caratterizzato il cinema francese di quegli anni. Nell´ambito del ciclo “Estate al cinema – Le cinéma français”. Entrata libera. Ulteriori info nella pagina interna
ESTATE AL CINEMA
Il cinema francese degli anni ´30
L’industria cinematografica francese negli anni’30 risentì profondamente degli effetti della crisi economica mondiale. La produzione di film scese notevolmente, eppure diversi registi diedero il meglio di sé, producendo opere che avrebbero avuto un’influenza determinante nella storiadel cinema.
Autori come René Clair, Jean Vigo, Julien Duvivier, Jean Renoir o Marcel Carné, proprio a causa dell’indebolimento del sistema produttivo, si trovaronoa lavorare in un contesto di ampia indipendenza e libertà creativa. Con loro collaborarono i più grandi sceneggiatorie dialoghisti che il cinema francese abbia conosciuto, tra gli altri Jacques Prévert e Charles Spaak.
Terminata l’esperienza surrealista, la tendenza che maggiormente contraddistinse questo decennio fu quelladefinita da Sadoul come “realismo poetico”.I film più vicini a questa tendenza trattavano di personaggisemplici, spesso ai margini della società, come operai, piccolo borghesi, disoccupati ma anche criminali. Le occasioni di riscatto che si offrivano loro si concludevano quasi sempre in una definitiva sconfitta in unclima di amarezza e malinconia.
Jean Gabin fu l’interprete ideale per questi film: il suo aspetto da uomo del popolo, rude e romantico a un tempo, si sposò con un grande talento attoriale, tanto da farlodiventare il protagonista prediletto di molti dei migliori registi. Amatissimo dal pubblico, incarnò una figura da divo del tutto opposta a quella delle grandi star di Hollywood.