Pièce teatrale scritta da Cristina Sborgi e diretta da Laura Andrian.
Il pretesto narrativo è un appuntamento al buio a cui partecipano Anna Karenina, Emma Bovary ed Effi Briest. Sedute a un tavolino, davanti a una tazza di tè, si raccontano e iniziano una specie di percorso di autoconsapevolezza che le vede accomunate, perché tutte e tre hanno cercato la felicità in un nuovo grande amore, o addirittura in due. Finisce che si ritrovano sole, messe al bando dalla società e senz’altra via d’uscita che uccidersi o lasciarsi morire.
Tre personaggi romanzeschi, tre donne di fine Ottocento create da tre uomini. Qui però le tre eroine si fanno umane, prendono coscienza, e sfruttano la possibilità di ribellarsi ai loro creatori e di dire la loro alle donne di oggi, incitandole a non fare come loro, a non delegare a un uomo la propria felicità, ma a costruirsi un centro all’interno di loro stesse che non le renda più dipendenti da niente e da nessuno.
In fondo, creare un centro all’interno di sé stesse significa partire proprio da sé stesse per vivere appieno la libertà, anche quella di amare…
Nell’ambito delle iniziative coordinate dal Comune di Merano per la Giornata della donna 2025.
Entrata libera