Kulturzentrum
2018-07-18 20:30

Vertigine

Mairania 857

di Otto Preminger – USA 1944 – 85´
Siamo nel 1944, il periodo d’oro del noir classico, quando un ostinato regista viennese emigrato a Hollywood da qualche anno riesce a imporre la sua visione alla Fox di Zanuck e a dirigere, oltre che produrre, l’adattamento di un romanzo di Vera Caspary, che aveva molto amato. Inizia qui la vera avventura di Otto Preminger in America, inizia qui la sua fortuna critica e cinefila, inizia qui la collaborazione con le sue due icone attoriali indiscusse: Gene Tierney e Dana Andrews, eterni e fragili innamorati destinati a scontrarsi con i loro fantasmi interiori. Passione, perversione, desiderio si ritrovano e si condensano tutti in questo film, che è uno dei più grandi esempi di noir in cui sogno e realtà si compenetrano e diventano tutt’uno.
Nell´ambito di „Mercoledì Cinema. Billy Goes to Hollywood“. Ulteriori info nella pagina interna. Entrata libera

Billy Goes to Hollywood
I registi austro-ungarici nella fabbrica dei sogni
13.06 – 29.08

Fra gli anni Venti e gli anni Trenta, un pezzo, vasto e consapevole, della vecchia Europa, per voglia o per forza, si rifugia tra le braccia della più potente industria culturale del Novecento e crea molti prototipi che, a tutt’oggi, imprimono una sorta di copyright al cinema americano, quello di consumo come quello di autore. Tra i viaggiatori che varcarono l’oceano, provenienti dai territori dell’Impero austro-ungarico, molti sono i nomi celebri: Erich von Stroheim, Josef von Sternberg, Fritz Lang, Billy Wilder, Michael Curtiz, Otto Preminger, Fred Zinnemann e altri ancora. Quella migrazione costituì una sorta di atto fondante, seppure forse inconsapevole, di una nuova estetica del cinema. Innovazioni formali, cambiamenti linguistici, temi realistici o fantastici, stili ardimentosi, mutazioni sceniche, che hanno plasmato il cinema americano fino a modificarne in profondità l’assetto e l’immagine, partono tutti da lì. Prima di allora solo l’inglese Chaplin aveva rivoluzionato in una maniera altrettanto forte quel cinema.